MAKE UP E ACCESSIBILITÀ: IL DIRITTO DI SENTIRSI BELLƏ!

MAKE UP E ACCESSIBILITÀ: IL DIRITTO DI SENTIRSI BELLƏ!

Truccarsi non è cosa semplice per chi ha delle disabilità. L’articolo si sofferma sulla necessità di pensare ad un make up accessibile e su alcune soluzioni di grandi marchi.

Oggi non vi parliamo  di tecnologia ma di una storia di autonomia personale che tratta di make up accessibile. Quest’anno, per il mio compleanno, i miei amici mi hanno regalato una meravigliosa trousse di ombretti. C’è stato però un problema. La mia difficoltà ad utilizzare le matite per occhi per via di una scarsa manualità. Posso superare questa difficoltà con un po’ di pratica, ma ho tentato in un primo momento di risolvere il problema cercando trucchi destinati a chi, come il sottoscritto, ha una mobilità ridotta. La ricerca si è rivelata un buco nell’acqua, praticamente non ho trovato nulla.

Riconosco che il trucco per molti, non è una necessità vera e propria. Io, però, non so se voglio rinunciarci. Il make-up può dirci qualcosa del rapporto con il nostro corpo, può migliorarlo. Un uso sapiente dei colori può valorizzare i punti di forza del nostro viso, ci può far sentire bellə!

Dallo scorso anno, comunque, alcuni marchi che si occupano di bellezza hanno iniziato a pensare a delle soluzioni per chi ha delle disabilità, proprio in virtù delle politiche d’inclusione.

C’è un rossetto particolarmente interessante per coloro che faticano ad alzare le braccia o con una presa limitata, tale da non consentire applicazioni precise. Il prodotto ha un attacco magnetico che permette un facile utilizzo, grazie ad una possibilità di rotazione di 360 gradi e una inclinazione di 180.Una funzione a scatto consente all’utente di impostare la posizione desiderata, di mantenerla durante l’uso e di salvare l’impostazione personalizzata per ulteriori utilizzi. È dotato di una batteria integrata e di un caricabatterie, che consentono un uso continuativo di un’ora circa.

Un marchio britannico ha ideato dei pennelli per gli occhi con manici cuboidi che non ruotano, rendendo più facile l’uso per persone con disabilità visive. Questi pennelli hanno anche un sistema numerico in rilievo per facilitare l’identificazione tattile.

Nel frattempo, un altro brand britannico include nelle confezioni il braille, inoltre le formule sono progettate per enfatizzare profumo e consistenza, aiutando gli utenti a distinguere i prodotti.

Si tratta ancora di un piccolo passi, ma la direzione è quella giusta.
Le persone con disabilità, o meglio, le disabilità stesse sono molte e diverse tra loro. Alcune persone potrebbero comunque non poter utilizzare prodotti come il rossetto o i pennelli appena descritti, è quindi necessario in questo caso 
poter personalizzare a seconda delle necessità ciò che si propone al cliente. È importante anche far testare le proposte a chi vive la disabilità per poter avere un buon prodotto finale.

Il vantaggio per le aziende del settore beauty e affini sarebbe, oltre all’ottima reputazione, anche l’ampliamento del mercato.

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