Una soluzione per superare il divario tecnologico e la carenza di supporto
Il divario tecnologico e la carenza di un’adeguata assistenza da parte delle istituzioni limitano il perseguimento di obiettivi di vita indipendente. Limiti che, oggi, possono essere superati grazie alla proposta di Tecnologicamente Insuperabili
Nel precedente articolo (cfr. articolo La tecnologia, pur abilitando, non sempre facilita e semplifica l’indipendenza a persone con capacità residua funzionale bassa. – TecnologicaMente inSuperAbili) abbiamo visto come la tecnologia possa limitare il perseguimento di obiettivi di vita indipendente. Obiettivi che potrebbero essere ulteriormente ridimensionati e compromessi a causa:
- del livello di conoscenze e competenze tecnologiche del contesto in cui la persona si trovi a convivere;
- di un insufficiente livello di assistenza offerto dagli enti preposti condizionati dalle normative in essere e della contenuta quantità di giorni assegnati :
- dei tempi lunghi di attesa per avere il supporto
La combinazione di tutti questi fattori ha un impatto maggiore sulla capacità di cogliere i benefici offerte dalle tecnologie rispetto a quella del gap tra domanda e offerta tecnologica.
Sebbene nel nomenclatore è previsto che “Il fornitore …………… dovrà garantire ogni istruzione tale da assicurare che l’assistito o chi per lui sia capace di mettere in funzione e curare la manutenzione del dispositivo”, purtroppo, non si parla né della personalizzazione congruentemente alla capacità funzionale residua della persona né di un programma volta all’acquisizione delle conoscenze necessarie per migliorare la qualità di vita della persona o di colui che lo segue. Questa necessità assume una maggiore rilevanza quando si tratta di un prodotto software che richieda delle personalizzazioni e competenze specifiche.
Spesso il numero di giorni “assicurati all’assistito” per formarsi è insufficiente per acquisire quell’insieme di conoscenze e competenze necessarie per essere indipendenti nella personalizzazione della soluzione. Per cui la carenza di un’adeguata formazione, di un appropriato addestramento e di una efficiente ed efficace assistenza da parte delle entità preposte implica la necessità di rivolgersi a terzi, non solo una tantum, ma anche su base continuativa o al sorgere di specifiche problematiche. Questo potrebbe comportare un esborso economico per la famiglia la cui entità dipende dal possibile contributo che potrebbe ricevere dalle istituzioni preposte. A sua volta, le istituzioni sono condizionate dalla scarsa disponibilità di fondi assegnati per questa tipologia di necessità.
Qualora la famiglia non abbia una propria capacità economica oppure il contributo da parte delle istituzioni è contenuto e dilazionato nel tempo potrebbe far propendere a mantenere lo status quo invece di sfruttare la possibilità di massimizzare le opportunità offerte dalle tecnologie e dalle sue evoluzioni.
TecnologicaMente inSuperAbili, cosciente di questa situazione, si pone come una nuova realtà che vuole contribuire a ridurre il divario digitale e il vuoto istituzionale di un’adeguata assistenza, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e competenze affiancando e coinvolgendo la persona.
Chi si rivolge a TecnologicaMente inSuperAbili viene proposto un programma ad hoc di formazione e di addestramento coinvolgendo in primo luogo la persona e qualora fosse necessario colui che segue la persona stessa.
Il programma personalizzato si basa sulle esigenze della persona coinvolta, è ritagliato congruentemente ai tempi e alla capacità di apprendimento e prevede, nella sua realizzazione, un rapporto “uno-a-uno” tra l’istruttore e l’allievo. L’istruttore sarà una persona che potrebbe avere delle disabilità molto simili all’allievo. Siamo convinti che nessuno meglio di una persona con la stessa disabilità possa trasferire le proprie conoscenze ad altri nella stessa situazione, con il fine di meglio padroneggiare le tecnologie e, quindi, di incrementare l’autonomia/indipendenza nonché la gestione delle relazioni e la comunicazione con le altre persone.
Una volta che la persona si sente autonoma di poter usare la tecnologia la persona stessa non è abbandonata a sé stessa ma viene offerta un’assistenza che va dalla risoluzione di un qualsiasi problema nell’utilizzo della soluzione tecnologica all’implementazione e, conseguentemente, all’addestramento di una nuova funzionalità.
In sintesi, questa proposta consente, quindi, di abbattere la barriera della conoscenza tecnologica e di quella di un adeguato supporto riducendo i tempi di attesa.